Il problema e’ che a San Fermo Vecchia non ci sono più bambini …
Il borgo non offre spazi abitativi alle coppie che mettono su famiglia e quindi i loro figli nascono altrove. Senza di loro , che crescendo ci mostrerebbero lo scorrere veloce del tempo ,quasi non ci accorgiamo degli anni che passano e , di stagione in stagione , i cambiamenti ci paiono impercettibili.
E cosi’ anche gli abitanti sembrano sempre uguali…..
…… come il Tanga , per esempio , che era uno dei “fidi”della zia Tina. E’ un po’ invecchiato ( e chi non lo e’ ?) e non lo chiamiamo più a tutte le ore come facevamo un tempo , ma rimane il “factotum della città ” ,e nelle nostre case non c’è interruttore , tassello o tendone , che non sia passato attraverso le sue abili mani. Ha una criniera candida , per capelli , ed e’ sempre stato così , o almeno io non lo ricordo diversamente……
La casa del Tanga
O come il Tarcisio , che e’ un esperto restauratore e sa far rivivere mobili e orologi antichi. Riesce anche a vendere qualche oggetto vintage e , col suo Ape Piaggio , si presta a collocare in discarica roba vecchia per chiunque glielo chieda. E’ sempre magro e ha l’aria da bravo ragazzo.
O come l’Annamaria , detta l’ Araldo , perché quando mi vedeva arrivare all’Arco con la valigia , telefonava subito alla zia Tina per avvisarla…..
L’Arco
E’ lei la depositaria delle storie e delle leggende del luogo , e’ molto vivace e informata , ed e” scattante e snella come sempre.
Poi c’è la Genia , coi suoi capelli azzurri , dignitosa e impettita e molto curata nell’aspetto , che da giovane era considerata “la bella del paese”……..Ai tempi , faceva la stiratrice in casa Marzoli e si dice che fosse molto apprezzata dalle signore per la sua bravura , ma anche molto ammirata dai signori per la sua avvenenza. Quando c’era la zia Tina , era lei ad accompagnarla a Messa o a Varese per gli acquisti o dal parrucchiere. Adesso e’ la regina dei cortili , perche’ il suo e’ il più verde e il più fiorito….
Ma a proposito della zia Tina , chi più di tutti le e’ stata vicino e’ la Dina. Amore e odio , gioie e dolori hanno caratterizzato il loro rapporto , secondo una dicotomia spesso presente nelle lunghe frequentazioni , ma e’ comunque impossibile cancellare il ricordo di loro due insieme.
…..E ci sarebbero tante altre vicende da raccontare , sugli abitanti del nostro borgo , che finora pero’ mai nessuno aveva “tradito”, traslocando altrove , come hanno fatto il Danilo e la Mariella con la loro famiglia…
…. Ma tant’è , entrambi avevano un loro sogno e , come in una favola moderna , si sono costruiti una casa nel bosco , e ora vi abitano felicemente.
….Noi , intanto un bambino lo abbiamo trovato…….. E’ il nipotino del Nando , che , ospite dei nonni , quando la mamma lavora , almeno di giorno e’ un abitante di San Fermo!
Trancio di salmone alla birra ( senza aggiunta di condimento…)
Salmone fresco in tranci Fettine di limone Birra Pepe nero in grani; sale; erba cipollina
Nello stesso tegame in cui verra’ cucinato , marinare i tranci di salmone nella birra per un paio d’ore, con l’aggiunta di qualche fetta di limone , del pepe nero in grani , e sale grosso. Lasciar cuocere a fuoco medio finche’ il liquido di cottura e’ quasi consumato e, aggiungere abbondante erba cipollina , prima di servire.