Una Vista di San Fermo

~ Milanscapes,countryside,recipes,art, photography and everyday life……

Una Vista di San Fermo

Archivi Mensili: marzo 2013

Milano Bakery: buon appetito!

27 mercoledì Mar 2013

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Qualche fotografia della Milano Bakery , di cui ho parlato nel mio ultimo post..260313-07..

E’ nell’androne del Palazzo della Regione e vi si può mangiare sia all’aperto che all’interno .260313-12

I gestori non lo sanno che faccio il tifo per il loro locale , ma ci siamo trovati bene………( E sarei tentata di provare li’ anche una cena , che , a quanto ho 260313-17capito , ha qualche pretesa in più , sia di eleganza che di prezzo….)

Se mai , poi racconto.

.

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Milano, Italia (Milan, Italy…..)

26 martedì Mar 2013

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grattacieli, Milano, ossibuchi

Qualche volta , la domenica , invece di migrare fuori città ,  andiamo in ” gita” per Milano, e perlustriamo quartieri che ci sono meno noti o visitiamo luoghi che abbiamo voglia di rivedere.

Muniti di macchina fotografica entriamo in vecchi androni  e in antichi cortili , e scambiamo qualche chiacchiera con i vecchi residenti  , cosi apprendiamo anche notizie inedite….

Abbiamo scovato dove sono i cornicioni più elaborati , le facciate più interessanti , i portoni più ornati…

….Ma anche dov’è il gelato migliore , la pizza più sottile , il Breakfast più ricco…

Ci hanno affascinato i grattacieli di Porta Nuova/Garibaldi o di Zona Fiera e , una volta di più , abbiamo riscontrato le molteplicità di una Milano che vanta queste architetture modernissime , a stretto contatto con i rioni più antichi e tradizionali.

260313-04Quest’ultima settimana è stata la volta del Centro Direzionale , zona Algarotti/ Galvani/Gioia , perché volevamo vedere di giorno ,  il Palazzo della Regione Lombardia.

Complice una mattinata di sole , abbiamo avuto una visione fantasmagorica dell’ imponente costruzione, con riflessi di luce incrociati, assolutamente inaspettati…

260313-03Nell’androne del palazzo, ci ha accolto per il pranzo una Bakery molto divertente che ci ha sfamato in modo più che degno. Il locale presenta un buffet completo , dagli antipasti ai dolci , e un menu di cose buone. La prassi è che si scelga un piatto dal menù (circa 15 euro a testa, acqua minerale compresa), poi l’accesso al Buffet “all you can eat”, è libero.

260313-18Il Palazzo della Regione Lombardia, è un’opera firmata da grandi architetti e ha tante funzioni e tante attività. Raggruppa tutti i servizi centrali e nei giorni lavorativi l’atmosfera frenetica non consente momenti di relax, ma il sabato e la domenica, può valere la pena concedersi questa passeggiata.

260313-17

Una ricetta veramente milanese:

Ossibuchi alla Gremolada

4 ossibuchi di vitello
Farina bianca
vino bianco secco
abbondante scorza di limone grattugiata
prezzemolo e aglio tritato
olio e. v. estratto di pomodoro

Infarinare gli ossibuchi e rosolarli nell’olio. Spruzzarli col vino, diluire la salsa di pomodoro in brodo tiepido e irrorare gli ossibuchi, coprire e lasciar cuocere a fuoco basso per 1 ora abbondante.

Mescolare insieme il prezzemolo, l’aglio e la scorza di limone tritati finemente e unirli alla  carne. Amalgamare bene il tutto, lasciar cuocere ancora qualche minuto e servire con Risotto alla Milanese!

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Gli abitanti del vecchio borgo.

17 domenica Mar 2013

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borgo vecchio, personaggi, salmone

Il problema e’ che a San Fermo Vecchia non ci sono più  bambini …

Il borgo  non offre spazi abitativi alle coppie  che mettono su famiglia e quindi i loro figli nascono altrove.  Senza di loro , che crescendo ci mostrerebbero lo scorrere veloce del tempo ,quasi non ci accorgiamo degli anni che passano e , di stagione in stagione , i cambiamenti ci paiono impercettibili.

E cosi’ anche gli abitanti sembrano sempre uguali…..

…… come il Tanga , per esempio , che era uno dei “fidi”della zia Tina.  E’ un po’ invecchiato ( e chi non lo e’ ?)  e non lo chiamiamo più a tutte le ore come facevamo un tempo , ma rimane  il “factotum della città ” ,e nelle nostre case non c’è interruttore , tassello o tendone , che non sia passato attraverso le sue abili mani. Ha una criniera candida , per capelli , ed e’ sempre stato così  , o almeno io non lo ricordo diversamente……

La casa del Tanga

La casa del Tanga

O come il Tarcisio , che e’ un esperto restauratore e sa far rivivere mobili e orologi antichi. Riesce anche a vendere qualche oggetto vintage e , col suo Ape Piaggio , si presta a collocare in discarica roba vecchia per chiunque glielo chieda. E’ sempre magro e ha l’aria da bravo ragazzo.

O come l’Annamaria , detta l’ Araldo , perché quando mi vedeva arrivare all’Arco con la valigia , telefonava subito alla zia Tina per avvisarla…..

L'Arco

L’Arco

E’ lei la depositaria delle storie e delle leggende del luogo , e’ molto vivace e informata , ed e” scattante e snella come sempre.

Poi c’è la Genia , coi suoi capelli azzurri , dignitosa e impettita e molto curata nell’aspetto ,  che da giovane era considerata “la bella del paese”……..Ai tempi , faceva la stiratrice in casa Marzoli e si dice che fosse molto apprezzata dalle signore per la sua bravura , ma anche molto ammirata dai signori per la sua avvenenza.         Quando c’era la zia Tina , era lei ad accompagnarla a Messa o a Varese per gli acquisti o dal parrucchiere.                                                                                        foto_060313_06Adesso e’ la regina dei cortili , perche’ il suo e’ il più verde e il più fiorito….

Ma a proposito della zia Tina , chi più di tutti  le e’ stata vicino e’ la Dina.    Amore e odio , gioie e dolori hanno caratterizzato il loro rapporto , secondo una dicotomia spesso presente nelle lunghe frequentazioni , ma e’ comunque impossibile cancellare il ricordo di loro due insieme.

…..E ci sarebbero tante altre vicende da raccontare , sugli abitanti del nostro borgo , che finora pero’ mai nessuno aveva “tradito”, traslocando altrove , come hanno fatto il Danilo e la Mariella con la loro famiglia…

….  Ma tant’è , entrambi avevano un loro sogno e , come in una favola moderna , si sono costruiti una casa nel bosco , e ora vi abitano felicemente.

foto_060313_07

 

 

 

….Noi , intanto un bambino lo abbiamo trovato……..                                                     E’ il nipotino del Nando , che , ospite dei nonni , quando la mamma lavora , almeno di giorno e’ un abitante di San Fermo!

 

 

 

Trancio di salmone alla birra            ( senza aggiunta di condimento…)

Salmone fresco in tranci                                                                                            Fettine di limone                                         foto_060313_05                                                            Birra                                                                                                                         Pepe nero in grani; sale; erba cipollina

Nello stesso tegame in cui verra’ cucinato , marinare i tranci di salmone nella birra per un paio d’ore,  con l’aggiunta di qualche fetta di limone , del pepe nero in grani , e sale grosso.         Lasciar cuocere a fuoco medio finche’ il liquido di cottura e’ quasi consumato e, aggiungere abbondante erba cipollina , prima di servire.

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Le corti di San Fermo (I Curt de San Fermo)

07 giovedì Mar 2013

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academia di Brera, Cortili, ricotta, Sanfermo

La Curt di Ganditt

La Curt di Ganditt

A San Fermo vecchia , non sentirai mai dire che uno abita in una via o in una piazza….

Ognuno qui, abita in una “corte” e ogni corte ha un suo nome , che proviene dalla famiglia che risiedendovi , le ha dato lustro.     ( Gli spunti sono anche altri , ma in linea di massima , e’ questa la chiave di lettura)

Le corti si susseguono una dietro l’altra per tutto il borgo, ognuna con la propria storia che ormai pochi conoscono , perché troppo giovani per ricordare o perché originari di altri luoghi.

Sono tutte diverse tra loro, anche se accomunate dalle stesse porte fiorite o dagli stessi muri irregolari, dai panni stesi o da qualche giocattolo per terra….030313_foto_5

Anche se le piante , assemblate senza determinazione , danno a tutte quell’aria campagnola e un po’ trasandata….

Che San Fermo sia sotto l’egida dell’Accademia di Brera, per quanto riguarda l’arredo urbano, è noto a pochi, e invece , dietro all’apparente improvvisazione , vigono regole severe.

Sono obbligatorie le persiane di legno, per esempio, e l’illuminazione stradale e’ data da lampioni .
L’intonaco delle case deve essere scelto tra una gamma limitata di colori, e, alle auto, residenti a parte, è vietato entrare nel borgo vecchio…..

Dalle mie finestre , mi affaccio sulla “Curt di Biei” ,da un lato , e sulla “Curt di Ceschitt” dall’altro.

La Curt di Ceschitt

La Curt di Ceschitt

030313_foto_4

Vedo anche la ” Curt du la Genia” , famosa per i bellissimi fiori….

La “Curt di Ganditt” è quella che precede Villa Tina, e quella di “Cartabbia”, così particolare e unica , è inaccessibile dall’esterno , perché l’Osteria di cui fa parte e’ momentaneamente chiusa.

La “Curt dur Pret” fa riferimento a una canonica d’antan, e, dove abito io, la “Curt di Marzö “, è intitolata alla famiglia dei miei cugini Marzoli…….

Notati i cognomi in dialetto ?

Dolce alla crema di Ricotta

(per le intolleranze al latte vaccino, scegliere ricotta di pecora o di capra)

400gr ricotta
1 tuorlo d’uovo
2 cucchiaiate di Rum
1 busta di zucchero a velo

Dolce di ricotta

Dolce di ricotta

1 bustina di vanillina
Schegge di marron glacés

Riunire in una terrina , la ricotta , l’uovo , il Rum , e lo zucchero mescolato con la vanillina.
Con un frullatore ad immersione amalgamare e battere per alcuni minuti.
Incorporare le schegge di marron glacés e mescolare.
Tenere in frigo 1 ora , prima di servire.

Si può accompagnare con questo pane all’uvetta. Non è molto dolce e contrasta con la crema…..

Pane all'uvetta

Pane all’uvetta

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