Questa volta siamo venuti su di pomeriggio tardi.
Col treno, fino a Varese, e poi in corriera. (Sono l’unica a chiamarla cosi, ormai, in ricordo dei vecchi tempi; ora per tutti è il Pullman.)
Nel breve tratto tra il capolinea e la casa, respiriamo un’aria frizzantina che sa di nebbia e di camino. Per strada incontriamo solo il Tarcisio col cane, a parte qualche micio che ci taglia la strada.