Questa volta sotto il titolo , ho messo una foto scattata da mio padre , con la sua mitica Leica , una volta che eravamo a caccia a San Antonio de Areco . ( 110 km a nord di Buenos Aires ).
Si tratta di tantissimi anni fa, anch’io avevo imparato a sparare e quello che ricordo , oltre al rinculo del fucile sulla spalla , e’ come stessi attenta che non ci fossero uccelli nelle vicinanze , quando toccava a me……
In quelle occasioni , andavamo anche a cavallo (“a pelo”) e mangiavamo l’ “asado con cuero”.
Alla fine tutti ci passavamo il mate , e tutti bevevamo dalla stessa “bombilla”……
Non volendo esagerare con i ricordi , passo ai “Bizcochitos de Heladera” , ricetta molto comune nelle cucina argentina.
(Poi dalla spiegazione si capirà perché si chiamano così)
Sono buoni , facili e ….nostalgici.
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150 gr di farina
150 gr di Maizena
150 gr di zucchero
200 gr di strutto
2 albumi d’uovo NON montati
Scorza di limone tritata
Impastare insieme tutti gli ingredienti , fino ad ottenere una pasta consistente ma morbida.
Avvolgerla in un telo e tenerla una notte in frigorifero ( heladera).
Dividere in due la pasta e farne due rotoli ( due salamini) uguali.
Affettarli a rotelle spesse 1 cm., e appoggiarle su carta da forno prima di infornarle in una teglia grande.
Forno a 180 gradi , per 20′ circa.
N.B. Lo strutto può essere sostituto dalla margarina , e la Maizena dalla fecola.
I tempi di cottura possono variare da forno a forno.